Il castello dell’Ettore è sicuramente quello meglio conservato. E’ situato a nord dell'ingresso del vecchio paese ed è un grande fabbricato che, con il passare dei secoli, ha subìto grandi trasformazioni. Esso domina tutto il paese ed infatti tutti i vicoli principali conducono alla sua piazza: questa posizione strategica era una caratteristica dei castelli, perché il signore feudale dall'alto vegliava sull'abitato. Nel trascorrere degli anni, il castello dell’Ettore è stato trasformato in Casa Comunale, Caserma dei Carabinieri, Scuola Elementare, Sede del Fascio, e ultimamente in Museo Storico con annessa Biblioteca. Oggi può essere ammirato, almeno in parte, nel suo intero splendore grazie ad un laborioso progetto di ristrutturazione attuato dal Comune. In contrada Cubante Recupo, in una posizione molto vantaggiosa per difendere Apice dai Saraceni, sorgeva un castello detto “Castiglione”. Esso fu raso al suolo da Landolfo la Greca, Contestabile di Benevento, che per rappresaglia contro i Normanni, i quali esercitavano soprusi e prepotenza contro i Beneventani, assalì Apice (allora appartenente alla Contea di Ariano) radendo al suolo il castello sito nel luogo"Castiglione", per cui oggi non rimane alcuna vestigia. Altro importante castello è quello detto “del Principe”. Situato sul Calore, oggi nel comune di Calvi (piccolo centro abitato confinante con il comune di Apice), fu edificato da Federico II che vi dimorò per un lungo periodo affinché potesse aprire trattative di pace con i Beneventani.